Consigli
Il malato di Alzheimer spesso perde il senso dell'orientamento
nello spazio e nel tempo, se e a ciò si aggiunge un evento, che
pone il malato in una situazione di disagio, si produce la
fuga.
La fuga può dunque essere vista come un gesto volontario, con un
obiettivo confuso, che si produce nel momento in cui il malato
sente la necessità o di andare alla ricerca di qualcuno o di
qualcosa legato ai suoi ricordi o di allontanarsi da un luogo che
percepisce come ostile. Infatti molti di questi malati vengono
spesso ritrovati sulla strada della loro prima casa o comunque in
luoghi legati fortemente al passato.
Questo fenomeno è particolarmente pericoloso nei luoghi cittadini,
a causa del forte traffico e dell’indifferenza delle persone che
spesso non conosce il malato.
Il fenomeno della fuga è poi facilitato da un altro sintomo: il
Wandering o Vagabondaggio. In uno stadio intermedio della malattia
il malato prova un forte bisogno di camminare, necessità che
viene interpretata come un modo di riempire il vuoto cognitivo e in
alcuni casi affettivo che sente intorno a se. Questi fenomeni
tuttavia, non fanno necessariamente parte della malattia. E’ però
importante essere consapevoli di queste problematiche per poter
prevenirne una serie di problemi.
Momenti potenziali nei quali si può verificare la fuga sono quelli
in cui il malato prova un senso di perdita dell'orientamento e di
insicurezza: un trasferimento di abitazione, la percezione di
un'atmosfera aggressiva, uno stress sensoriale visivo o uditivo, un
dolore fisico che fatica ad esprimere e quando gli vengono
evidenziati i suoi deficit.
•Osservare ed analizzare le circostanze in cui
si è verificata la fuga.•Controllare se nell'ambiente sono
presenti
stimoli
eccessivi
(ad esempio, scene televisive troppo forti,
rumori fastidiosi).
•Verificare se in quel momento sono
presenti persone non gradite al malato.
•Tenere presente che la sera sono maggiori i momenti di confusione mentale, per tanto, i malati sentono il bisogno di uscire per
"tornare a
casa”.
•Prendere le misure necessarie per impedire la fuga, senza però causare costrizioni che il malato possa vivere
male. •Ad
esempio si può tenere chiusa la
porta
dall’esterno, con una serratura installata in un posto non consueto, in quanto il malato
tende
a risponde ad automatismi e non è
in grado di
apprenderene
di un nuovi;
•Nascondere gli oggetti che potrebbero
invitarlo
ad
uscire di casa ( ad esempio,
cappotti, sciarpe, e
guanti).
•Organizzare l’assistenza del malato in modo che sia sempre presente una persona conosciuta nel suo campo visivo, così che non si impaurisca pensando di
essere stato abbandonato.
•Munite il malato di un braccialetto sul quale siano visibili il suo nome e il vostro numero di
telefono.
•Informate le persone dei problemi del
malato, così che possano avvisarvi se lo vedono in giro.
•Tenete a portata di mano foto recenti del malato e scrivete le sue caratteristiche fisiche cosìche all'occorrenza possiate fornirle
rapidamente.
•Fate
in modo di avere a portata di mano i numeri
telefonici dei luoghi in cui credete che
il malato
possa recarsi( ad esempio il bar che era solito
frequentare, il vecchio
luogo di lavoro, o
comunque luoghi che gli ricordino il
passato).
Cosa fare in caso di fuga
•Avvertite la polizia e per evitare che
si attendano 24 ore per iniziare le ricerche informate che si tratta di un malato di
Alzheimer.
•Chiamate le persone conosciute.
•Restate in casa; è preferibile che ci siate quando la persona ritorna, condotta o a
volte anche spontaneamente.
•Nel momento del ritorno, accogliete il
malato rassicurandolo.
•Considerate questo evento come significativo, perché è molto probabile che si ripeta.